Fotocellule cancello automatico – ELETTRA AUTOMAZIONI cell. 337974400

Questo argomento è molto generico e valido per tutti i tipi di fotocellule in commercio senza differenza di marca, forma, tipo e di alimentazione.

Intanto è bene precisare che quando utilizziamo il termine fotocellula ci riferiamo a quel dispositivo normalmente installato nei pressi di un cancello automatico che fa si che questo non si chiuda finchè noi o un’automobile impegnamo il passaggio. Quindi con il termine fotocellula indichiamo un sensore costituito da due elementi. Avrete fatto caso, se avete un cancello automatico, che le fotocellule sono poste sempre una di fronte all’altra.

Principio di funzonamento

Le fotocellule sono poste una fronte dell’altra perché essenzialmente sono due dispositivi differenti una si chiama trasmettitore e una ricevitore. Quella che si chiama trasmettitore ha al suo interno un LED (un dispositivo che emette una “luce infrarosso” una frequenza che l’occhio umano non riesce a vedere) e l’altra fotocellula ha un dispositivo in grado di vedere questa luce infrarossa (foto-diodo). Quando la fotocellula ricevente non vede questa luce fa scattare un dispositivo che indica alla centrale di comando che fra lei e l’altra fotocellula c’è qualcosa e che quindi l’automatismo deve fermarsi.

Ma perché si usa l’infrarosso

La scelta di utilizzare una luce infrarossa non è casuale, infatti se si utilizzasse una luce normale l’illuminazione diurna falserebbe la rilevazione.

Le fotocellule quindi sono immuni ai disturbi?

Assolutamente no. Scegliere l’infrarosso immunizza la coppia di fotocellule in maniera ampia, ma non del tutto. Questo proprio per la natura dell’infrarosso. La frequenza utilizzata nelle fotocellule e comunque nei dispositivi casalinghi è una frequenza infrarosso al limite della zona vicino al visibile, quindi una forte illuminazione potrebbe essere scambiata dalla fotocellula ricevente come illuminazione infrarossa. Questo fenomeno detto accecamento fa si che quando attraversiamo la coppia di fotocellule questa non ci rilevi. Per questo a volte per risolvere questo problema basta scambiare di posto il trasmettitore con il ricevitore. Il trasmettitore non può essere abbagliato. Avete mai provato a puntare una torcia elettrica contro un faro di una macchina? Avete mai provato a puntare una torcia elettrica contro gli occhi di qualcuno? La differenza sta nel fatto che la macchina non strizzerà gli occhi. L’esempio è un po’ al limite ma rende l’idea.

Dove si posizionano le fotocellule?

Alcune “credenze popolari” e leggende fantasiose, emanate da falsi esperti, attribuiscono alla posizione delle fotocellule una prescrizione di legge. Ciò non è vero, le fotocellule devono essere posizionate in modo tale da impedire il più possibile che quando l’automatismo è in movimento, questo non possa colpire una persona o un mezzo che lo attraversa.

Quali sono i limiti di sicurezza delle fotocellule?

Le fotocellule sono un dispositivo di sicurezza fortemente limitato. Infatti la rilevazione avviene solamente se ci poniamo in mezzo a loro e oscuriamo la trasmittente dalla vista della ricevente. Soprattutto nei cancelli ad anta battente, questo rappresenta un problema. Poiché a volte capita che un’automobile molto piccola possa trovarsi in mezzo tra le fotocellule interne e quelle esterne senza oscurare nessuno dei due dispositivi.

Approfondimento (briciole di fisica)

L’infrarosso è una delle tante frequenze che compongolo lo spettro elettromagnetico. Ma se questa onda elettromagnetica è diversa dalle onde elettromagnetiche che ricadono nello spettro visibile, perché un dispositivo come la fotocellula dovrebbe confondersi tra le due? Ora tutti i professori, amanti e studenti di fisica mi perdoneranno questa semplificazione che so benissimo non ha a che fare per nulla con la realtà fisica, ma che rende bene l’idea a chi sta cercando di capire come funzionano le fotocellule.

Il sole emette oltre alle onde elettromagnetiche che producono luce visibile anche onde elettromagnetiche di altre frequenze, alcune vengono fermate dall’atmosfera (esattamente dallo strato di ozono) altre passano. La frequenza associata al blu visibile viene perturbata dai gas atmosferici e propagata (per questo il cielo è blu) mentre il rosso, il verde e giallo passano oltre l’atmosfera terrestre. L’infrarosso, chiamato così perchè è una frequenza che sta tra le microonde e il rosso, è molto vicino a quest’ultimo e quindi in particolari condizioni meteo può confondere i ricevitori delle fotocellule. Quindi ponendoci in mezzo ad esse e oscurando il trasmettitore il ricevitore continua a vedere una luce infrarossa che non è dovuta alla fotocellula ma al sole. Provate infatti a accecare il ricevitore con una torcia tascabile, vedrete che non ci riuscirete perché la torcia tascabile emette solo luce visibile e quindi onde elettromagnetiche lontane dall’infrarosso.

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